Descrizione
Sabato 20 dicembre, alle ore 17.30, nella Sala Ildebrando del complesso monumentale e culturale di Abbadia Isola (Monteriggioni), il ciclo “Incroci” propone una serata straordinaria dedicata a “Le origini del Natale”, lettura scenica teatralizzata interpretata da Matteo Marsan con Michele Carli e le musiche originali di Giacomo Rossi. L’ingresso, al costo di 10 euro, comprende anche un ricco aperitivo dopo lo spettacolo presso il BarMaM, il locale affacciato sul Museo; è consigliata la prenotazione (0577 1794759 – info.contessaava@gmail.com).
“Incroci” è il ciclo di eventi promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monteriggioni, dal MaM – Museo archeologico, dalla società Monteriggioni AD 1213, con la collaborazione de Lo Stanzone delle Apparizioni e dell’associazione La Scintilla. “Le origini del Natale” è il penultimo appuntamento del calendario autunnale e sarà un vero viaggio teatrale dentro le pietre millenarie di Abbadia a Isola, che per una sera si trasformerà in palcoscenico di un “viaggio nel meraviglioso”, tra storia, mito e spiritualità.
Lo spettacolo, ambientato nel dicembre 1419, si apre con la voce di Fratello Pacifico, monaco di Isola, che denuncia un tempo di “strane dottrine” ed eresie tra Abbadia a Isola e Monteriggioni, indicando nel cavaliere Azzo il seguace colto e inquieto dello gnostico Marcione di Sinope. Da qui prende forma un duello verbale serrato; Pacifico difende l’incarnazione di Cristo e il racconto tradizionale della Natività, evocando il presepe di Greccio e il miracolo narrato da Tommaso da Celano, mentre Azzo tenta di smontare una dopo l’altra le certezze del frate, convocando Vangeli apocrifi, teologi antichi e confronti con i culti pagani del Sole.
Guidato dalla parola degli attori e da un ricco apparato di immagini proiettate, il pubblico attraversa secoli di storia: dal presepe “reale” di Francesco d’Assisi alle prime rappresentazioni plastiche della Natività di Arnolfo di Cambio, fino al pathos popolare delle statue di Guido Mazzoni. La figura di San Nicola – vescovo di Myra, trafugato a Bari, protettore dei bambini e “portatore di doni” – diventa il ponte fra la santità cristiana e l’immaginario moderno del Natale, mentre scorrono le vicende del 25 dicembre, dei culti del Sol Invictus, dei Saturnali e delle scelte politiche e liturgiche degli imperatori romani e dei papi, da Aureliano a Costantino, da Giulio I a Leone Magno.
Il testo affronta senza timori anche la “zona grigia” fra paganesimo e cristianesimo; la tradizione dei Magi e dei loro doni, le feste nordiche di Yule, le apparizioni inquietanti di Krampus, troll ed elfi, la capra di Yule e i mimi mascherati che percorrono le campagne scandinave. Si passa poi al ceppo di Natale, all’albero addobbato, al vischio e alle loro valenze antiche legate al fuoco, alla fertilità, ai culti arborei, mostrando come molti simboli “classici” delle nostre feste siano nati ben prima del cristianesimo e siano stati progressivamente ri-significati alla luce del Vangelo.
Ne nasce un racconto vivace, ironico e insieme rigoroso, che smonta le “fake news” antiche e moderne sul Natale e invita a guardare con occhi nuovi le tradizioni che continuano ad abitare le nostre case. Lo spettatore è chiamato a prendere posizione tra la fede appassionata di Fratello Pacifico e lo scetticismo colto di Azzo, riconoscendo forse nel loro scontro le tensioni, i dubbi e le domande del presente.
Luci, musica dal vivo, proiezioni e la potenza scenica del complesso monastico medievale fanno il resto, trasformando una sera d’inverno in un’occasione unica per riscoprire il Natale come grande racconto europeo. Un invito aperto a famiglie, appassionati di storia, di arte e di teatro, ma anche a chi desidera semplicemente lasciarsi sorprendere da una narrazione capace di intrecciare emozione, conoscenza e stupore, nel cuore di Abbadia a Isola.
“Incroci” è il ciclo di eventi promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monteriggioni, dal MaM – Museo archeologico, dalla società Monteriggioni AD 1213, con la collaborazione de Lo Stanzone delle Apparizioni e dell’associazione La Scintilla. “Le origini del Natale” è il penultimo appuntamento del calendario autunnale e sarà un vero viaggio teatrale dentro le pietre millenarie di Abbadia a Isola, che per una sera si trasformerà in palcoscenico di un “viaggio nel meraviglioso”, tra storia, mito e spiritualità.
Lo spettacolo, ambientato nel dicembre 1419, si apre con la voce di Fratello Pacifico, monaco di Isola, che denuncia un tempo di “strane dottrine” ed eresie tra Abbadia a Isola e Monteriggioni, indicando nel cavaliere Azzo il seguace colto e inquieto dello gnostico Marcione di Sinope. Da qui prende forma un duello verbale serrato; Pacifico difende l’incarnazione di Cristo e il racconto tradizionale della Natività, evocando il presepe di Greccio e il miracolo narrato da Tommaso da Celano, mentre Azzo tenta di smontare una dopo l’altra le certezze del frate, convocando Vangeli apocrifi, teologi antichi e confronti con i culti pagani del Sole.
Guidato dalla parola degli attori e da un ricco apparato di immagini proiettate, il pubblico attraversa secoli di storia: dal presepe “reale” di Francesco d’Assisi alle prime rappresentazioni plastiche della Natività di Arnolfo di Cambio, fino al pathos popolare delle statue di Guido Mazzoni. La figura di San Nicola – vescovo di Myra, trafugato a Bari, protettore dei bambini e “portatore di doni” – diventa il ponte fra la santità cristiana e l’immaginario moderno del Natale, mentre scorrono le vicende del 25 dicembre, dei culti del Sol Invictus, dei Saturnali e delle scelte politiche e liturgiche degli imperatori romani e dei papi, da Aureliano a Costantino, da Giulio I a Leone Magno.
Il testo affronta senza timori anche la “zona grigia” fra paganesimo e cristianesimo; la tradizione dei Magi e dei loro doni, le feste nordiche di Yule, le apparizioni inquietanti di Krampus, troll ed elfi, la capra di Yule e i mimi mascherati che percorrono le campagne scandinave. Si passa poi al ceppo di Natale, all’albero addobbato, al vischio e alle loro valenze antiche legate al fuoco, alla fertilità, ai culti arborei, mostrando come molti simboli “classici” delle nostre feste siano nati ben prima del cristianesimo e siano stati progressivamente ri-significati alla luce del Vangelo.
Ne nasce un racconto vivace, ironico e insieme rigoroso, che smonta le “fake news” antiche e moderne sul Natale e invita a guardare con occhi nuovi le tradizioni che continuano ad abitare le nostre case. Lo spettatore è chiamato a prendere posizione tra la fede appassionata di Fratello Pacifico e lo scetticismo colto di Azzo, riconoscendo forse nel loro scontro le tensioni, i dubbi e le domande del presente.
Luci, musica dal vivo, proiezioni e la potenza scenica del complesso monastico medievale fanno il resto, trasformando una sera d’inverno in un’occasione unica per riscoprire il Natale come grande racconto europeo. Un invito aperto a famiglie, appassionati di storia, di arte e di teatro, ma anche a chi desidera semplicemente lasciarsi sorprendere da una narrazione capace di intrecciare emozione, conoscenza e stupore, nel cuore di Abbadia a Isola.
Indirizzo
Piazza Garfonda, 3, 53035 Abbadia Isola SI, Italia
Mappa
Indirizzo: Piazza Garfonda, 3, 53035 Abbadia Isola SI, Italia
Coordinate: 43°23'14,8''N 11°11'41,7''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
A pagamento
Allegati
Documenti
Contatti
| Nome | Descrizione |
|---|---|
| monteriggioni@comune.monteriggioni.si.it | |
| Telefono | 0577306653 |
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Ultimo aggiornamento pagina: 14/12/2025 11:41:55