Descrizione
Abbadia Isola, 6 dicembre, “Muoio per te”: le donne, l’amore e il coraggio che cambiarono la storia di Matteotti
Nel suggestivo scenario di Abbadia Isola, il ciclo autunnale “Incroci” propone sabato 6 dicembre, alle 17.30 nella Sala Ildebrando, la presentazione del bellissimo libro “Muoio per te” di Riccardo Nencini, costruita come un percorso narrativo inframezzato da momenti di lettura scenica, musica dal vivo e brevi segmenti di spettacolo, che trasformano l’incontro con l’autore in un’esperienza immersiva di teatro civile.
Ingresso 10 euro, comprensivo di ricco aperitivo post spettacolo
Nel suggestivo scenario di Abbadia Isola, il ciclo autunnale “Incroci” propone sabato 6 dicembre, alle 17.30 nella Sala Ildebrando, la presentazione del bellissimo libro “Muoio per te” di Riccardo Nencini, costruita come un percorso narrativo inframezzato da momenti di lettura scenica, musica dal vivo e brevi segmenti di spettacolo, che trasformano l’incontro con l’autore in un’esperienza immersiva di teatro civile.
Ingresso 10 euro, comprensivo di ricco aperitivo post spettacolo
Info e prenotazioni (consigliate): 0577 1794759 – info.contessaava@gmail.com.
L’amore è come la guerra; trova sempre un modo per uccidere. Può essere l’amore sentimentale, oppure l’amore per un’idea capace di smuovere passioni così radicali da far precipitare in un abisso o portare al centro della vita. Il romanzo “Muoio per te” riannoda i fili di quelle passioni e li porta in scena.
Protagonista è Giacomo Matteotti, il primo vero nemico di Mussolini, che sceglie di denunciare il fascismo nascente sapendo di rischiare tutto: “Non ti è più concessa nessuna viltà, dovesse costarti la vita”, gli scrive la moglie Velia, l’amore della sua vita, che pur non condividendo la stessa passione politica rende invulnerabile la sua intransigenza morale. Attorno a questa coppia si muovono altre tre grandi storie d’amore e di lotta – Antonio Gramsci e Giulia Schucht, Anna Kuliscioff e Filippo Turati, Benito Mussolini e Margherita Sarfatti – immerse negli anni tormentati in cui l’Italia passa dalla libertà alla dittatura, fra entusiasmi rivoluzionari, lontananze forzate, telefonate notturne in cui persino il duce confessa le proprie paure.
Nencini, con il suo libro, conduce il pubblico nei giorni incandescenti che precedono e seguono il rapimento e l’assassinio di Matteotti, quando le opposizioni al fascismo sembrano finalmente unite, il regime vacilla davvero e la storia imbocca crinali imprevisti. Le voci e i corpi di Daniela Morozzi, Anna Meacci e Chiara Riondino danno vita a un reading potente e vibrante, che intreccia brani dal romanzo, parti dello spettacolo teatrale, musica e narrazione.
Al centro non c’è un’icona immobile, ma un uomo intensamente umano – Giacomo che discute in Parlamento, ride coi figli, litiga, ama – mentre il Paese scivola verso l’abisso. Intorno a lui le sue donne, e le donne degli altri protagonisti, condividono una stagione drammatica; soffrono, amano, suggeriscono soluzioni, crescono i figli, scelgono di stare fuori dal coro rinunciando alle facili strade in pianura pur sapendo di mettere a rischio la vita. Le letture e le musiche trascinano gli spettatori dentro una vera “zona rossa” della storia italiana fatta delle aule parlamentari, dei corridoi del potere, delle case in cui si attendono notizie, delle strade dove si consuma il delitto, fino al telefono di palazzo Chigi dove Mussolini, solo e pallido, sbanda senza sapere di essere intercettato.
La serata diventa così un invito a guardare il passato con gli occhi di chi lo ha vissuto sulla propria pelle, per interrogarsi su che cosa significhi oggi esporsi, assumersi responsabilità, difendere la democrazia quando sembra più fragile. Un appuntamento pensato per chi ama la buona narrativa, il teatro di parola e le storie che non lasciano indifferenti, in uno dei luoghi più affascinanti del territorio senese.
L’amore è come la guerra; trova sempre un modo per uccidere. Può essere l’amore sentimentale, oppure l’amore per un’idea capace di smuovere passioni così radicali da far precipitare in un abisso o portare al centro della vita. Il romanzo “Muoio per te” riannoda i fili di quelle passioni e li porta in scena.
Protagonista è Giacomo Matteotti, il primo vero nemico di Mussolini, che sceglie di denunciare il fascismo nascente sapendo di rischiare tutto: “Non ti è più concessa nessuna viltà, dovesse costarti la vita”, gli scrive la moglie Velia, l’amore della sua vita, che pur non condividendo la stessa passione politica rende invulnerabile la sua intransigenza morale. Attorno a questa coppia si muovono altre tre grandi storie d’amore e di lotta – Antonio Gramsci e Giulia Schucht, Anna Kuliscioff e Filippo Turati, Benito Mussolini e Margherita Sarfatti – immerse negli anni tormentati in cui l’Italia passa dalla libertà alla dittatura, fra entusiasmi rivoluzionari, lontananze forzate, telefonate notturne in cui persino il duce confessa le proprie paure.
Nencini, con il suo libro, conduce il pubblico nei giorni incandescenti che precedono e seguono il rapimento e l’assassinio di Matteotti, quando le opposizioni al fascismo sembrano finalmente unite, il regime vacilla davvero e la storia imbocca crinali imprevisti. Le voci e i corpi di Daniela Morozzi, Anna Meacci e Chiara Riondino danno vita a un reading potente e vibrante, che intreccia brani dal romanzo, parti dello spettacolo teatrale, musica e narrazione.
Al centro non c’è un’icona immobile, ma un uomo intensamente umano – Giacomo che discute in Parlamento, ride coi figli, litiga, ama – mentre il Paese scivola verso l’abisso. Intorno a lui le sue donne, e le donne degli altri protagonisti, condividono una stagione drammatica; soffrono, amano, suggeriscono soluzioni, crescono i figli, scelgono di stare fuori dal coro rinunciando alle facili strade in pianura pur sapendo di mettere a rischio la vita. Le letture e le musiche trascinano gli spettatori dentro una vera “zona rossa” della storia italiana fatta delle aule parlamentari, dei corridoi del potere, delle case in cui si attendono notizie, delle strade dove si consuma il delitto, fino al telefono di palazzo Chigi dove Mussolini, solo e pallido, sbanda senza sapere di essere intercettato.
La serata diventa così un invito a guardare il passato con gli occhi di chi lo ha vissuto sulla propria pelle, per interrogarsi su che cosa significhi oggi esporsi, assumersi responsabilità, difendere la democrazia quando sembra più fragile. Un appuntamento pensato per chi ama la buona narrativa, il teatro di parola e le storie che non lasciano indifferenti, in uno dei luoghi più affascinanti del territorio senese.
Indirizzo
Piazza Garfonda, 3, 53035 Abbadia Isola SI, Italia
Mappa
Indirizzo: Piazza Garfonda, 3, 53035 Abbadia Isola SI, Italia
Coordinate: 43°23'14,8''N 11°11'41,7''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
A pagamento
Allegati
Documenti
Contatti
| Nome | Descrizione |
|---|---|
| monteriggioni@comune.monteriggioni.si.it | |
| Telefono | 0577306653 |
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Ultimo aggiornamento pagina: 30/11/2025 10:32:27